domenica 2 giugno 2013

Siamo nient'altro che alberi che camminano


Si ok , tutti i socializzati networkizzati a scrivere che è arrivato Natale, che stiamo a dicembre e blabla ( l’unica cosa positiva è che così mi abituo al tempo londinese in vista dell’Erasmus). Pur tuttavia oggi qui dalle mie parti è una bellissimissima giornata, e se io sto dietro  un pc a scrivere un insulso post, piuttosto che uscirmene, vuol dire che :

1.       Sto privando il mio cervello di ossigeno ( quindi sono masochista)

2.       Sto seriamente studiando

3.       Bivvacco un po’ e studio (un po’) e mi lamento di non poter uscire

La risposta esatta è la numero tre. Scontata vè?

 Babbè babbè ora faccio un po’ la seria, e faccio un po’ di informazione.

Dopo una serie di dimostrazioni pacifiche volte a preservare un'area verde e ricreativa nel centro di Istanbul (piazza Taksim), che dovrebbe essere distrutta per far posto alla costruzione di un centro commerciale, la polizia turca ha violentemente attaccato i manifestanti con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. Tantissimi sono stati ricoverati e l'accesso al parco è stato bloccato senza alcuna motivazione legale. 



"La battaglia d'Istanbul in difesa di seicento alberi,
novecento arresti, mille feriti, quattro accecati per sempre,
la battaglia d'Istanbul
è per gli innamorati a passeggio sui viali,
per i pensionati, per i cani,
per le radici, la linfa, i nidi sui rami,
per l'ombra d'estate e le tovaglie stese
coi cestini e i bambini,
la battaglia d'Istanbul è per allargare il respiro
e per la custodia del sorriso." Erri De Luca
 
 
Sono queste le "rivoluzioni" che mi piacciono!
Del resto siamo tutti un po' alberi , piedi ben saldi e testa fra le nuvole.
 
 
 
 
 

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