Vino o birra?
Scelsi il primo, quello che le labbra nemmeno annusarono.
La volta dopo tentasti l'azzardo senza alternative : birretta?
Come rifiutare? Se non è vino è birra bionda, si sa.
Mi hai lasciato nuovamente a secco. Del resto, tu, non avevi nulla per cui brindare.
Si brinda con la promessa del dopo, ma non con un presente precario.
I corpi a digiuno non hanno avuto bisogno dello sbandamento alcolico, hanno deragliato da sè, nudi.
Lo scambio di battute impacciato che è seguito: il ricordo migliore.
C'hai messo poi poco ad innalzare nuovamente muri. Hai mancato il contatto che prima avidamente governavi.
Ed io pensavo di farcela, a non lasciarmi prendere, a vivere il momento (sempre immaginato) per quello che era, senza caricarlo di possibilità seguenti.
Pensavo e sbagliavo. Perchè io crollo, le ciglia pizzicano al primo soffio di assenza.
Nulla mi resta, nulla rimane.
La bocca è in totale astinenza.
Forse eri meglio come ipotesi, era meglio rimanere in silenzio a guardati, in disparte.
Oddio, stellina.
RispondiEliminaSei carne, e sei bisturi. Ecco perchè ti sento così.
Lo penso anch'io, a volte, che alle anime inquiete resti solo questo. Immaginare, credere, fare ipotesi. E restare a guardare.
La vita è roba cruda. Ma noi proviamoci bimba, assieme.
Che con delle parole come le tue, che riservi a me, è certo che ci provo! Ci proviamo assieme :)
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